In questi giorni di vendemia, in ogni casa di campagna ci sono due grandi ocupazioni da fare oltre il vino: le marmellate di uva che serviranno quest'inverno per fare le crostate, le torte ed i biscotti ed il "mosto cotto", una preparazione tipica di questa regione che mi ha adottato, l'Abruzzo.
Tempo fa questa operazione veniva fatta utilizzando sempre una pentola di rame deve veniva poggiato al centro un piattino di ceramica e veniva cotto al focolare....oggi, dao i nostri ritmi così veloci, si utilizza la pentola in acciaio inox e si cuoce sul normale fornello.
Se avete la fortuna di trovare questo prezioso succo d'uva, quello che dovete fare e filtrarlo, per eliminare eventuali bucce e semini e metterlo a bollire in una pentola a fuoco forte fino a quando non bolle, momento in cui, dopo averlo schiumato, abbasserete la fiamma lasciandolo cuocerr fino a quando il suo volume non si riduca di ¾ del volume iniziale.. ...... Un trucco che mi hanno insegnato: prendere un pò del mosto con un cucchiaio e farlo scivolare in un piatto, deve avere una consistenza non più liquida, e muovendo il piatto deve far fatica a scivolare.
Far raffreddare il mosto nella stessa pentola e solo allora versarlo nelle bottiglie di vetro ben chiuse, conservandole in un posto frescvo e buio potrà mantenersi per 1-2 anni.
Il mosto cotto è perfetto per guarnire gelati, semifreddi, torte e per fare dei biscotti, dei quali ancora non ho chiesto la ricetta, ma sono su quella strada.......
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